domenica 20 giugno 2010

recitavo così:

la domenica non mi è mai piaciuta, tu lo sai.
fingevamo di dormire pur di non preparare la colazione.
la domenica, qui da noi, era la noia.
poi te ne sei andata, così, senza dire niente. sei salita, partita, sparita.
mi hai telefonato con la bocca piena di scuse e parole che parevano vere.
dicevi di volermi bene. io ti odiavo come ti odio ora.
figevi disperazione e sgomento e ti hanno creduta e piangevi, piangevi tanto.
così mi sono dimenticata di te e tu di me.
siamo vicine ora e la voglia di stare insieme è rimasta sul divano, tra le puntate di art attak e le partite alla playstation.
potevi portarti anche quella, visto che c'eri.



che poi lei urla sempre e mi chiama col tuo nome e mi parla come se fossi te.

(In foto, Chiara)