venerdì 30 luglio 2010

latte

Mi accorgo di quanto il mio tempo sia vuoto quando è tardi e torno a casa, è presto e mio prepara il caffè prima di andare a lavoro.
E' giorno e di giorno non so dormire.

1 commento:

  1. Non bevo mai latte. Per un assurdo motivo sono convinta che non mi piaccia. E lo evito. A volte rimango sola e guardando nel frigo, lo noto. Ne verso un pò in un piccolo bicchiere di vetro. Lo sorseggio come se fosse Tequila. "Però buono ..." ma tanto a me il latte non piace. E lo ripongo dov'era rimettendo i piedi nelle orme dei miei precedenti passi. Come se tutto ciò potesse cancellare quello che è stato e che non voglio che sia. Cammino all'indietro separando Anima e Cuore da tutto ciò che apparentemente risulta essere un gesto naturale e non è altro che un perpetrare di un danno inciso come un marchio di fuoco sulla ma pelle. Un'innata appartenenza al mio boia, che mi costringe a non cambiare mai direzione, come un cavallo tenuto al giogo. Ogni tanto volgo lo sguardo alle stelle e anche il vento spira così forte da togliermi il fiato. Ed è li che gli altri hanno paura. Quando capiscono che potrei e che sono, ma poi riabbasso la testa e tutto tace. Ora come allora.

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